Dopo un paio di settimane di pausa torna questa rubrica; oggi non parliamo di Porto Ercole, ma parliamo di un Portercolese, anzi faremo parlare lui, come giá successo nel primo articolo pubblicato. Uno di quei portercolesi che hanno la sensibilità di emozionarsi osservando il sole che tramonta, con un paio d’ore di anticipo dietro al monte. Uno di quei portercolesi che scrivendo ha la capacitá di comunicarti quell'emozione. Io che ,grazie ai dischi di qualche zio e cugino maggiore, ho potuto ascoltare fin da ragazzo Fabrizio De André e Francesco Guccini, i Genesis danzando sul vulcano e il Boss nato per correre, questa canzone l’ho scoperta grazie a a lui e al post che leggerete più sotto. E siccome, se tutti abbiamo un cuore affamato, solo in pochi sanno cosa si prova ad avere un cuore malato, oggi questa rubrica la dedichiamo a Biagio, sperando di rivedere presto le foto del Monte al tramonto. Foto di Biagio Sabatini Un malato di cuore. Intro Parlando del più e, molto...
Di Enrico Bistazzoni La prima volta che mi capitò sotto gli occhi il libro di Ardito Schiano… non era ancora un libro. Il maestro sapeva che lavoravo in una casa editrice, che mi occupavo di editing e correzione di bozze, e allora, eccola lì la bozza, su cui mettere le mani e un po' di penna rossa, perché si trasformasse appunto in un libro. Forse eravamo al Bar Centrale, luogo abituale dei nostri incontri. Un orzo per lui, al quale io mi adeguavo. Credo sia nata allora la mia abitudine di prendere un orzo quando devo per forza sedermi a un bar. Oppure eravamo a casa sua, in quella stanza affastellata di tele, cornici, quadri e quadretti da finire o finiti ma che aveva voluto tenere per sé. Ne ricordo uno in cui si era raffigurato con la moglie, per la quale non mancava mai un fiore in un piccolo vaso di vetro sul davanzale della finestra, fuori se il tempo lo permetteva. E poi ricordo il tavolo di lavoro, un modesto tavolo di truciolato chiaro, disseminato di fogli, fogli...